I Mapuche sono un popolo originario del Sudamerica che attualmente vive all’interno dei territori di Cile e Argentina. All’arrivo dei colonizzatori i Mapuche occupavano un territorio che si estendeva da circa 500 km a nord di Santiago de Cile, includendo la zona dell’Aconcagua e quindi Mendoza e San Luis in Argentina, condividendo parte di queste terre con il popolo dei Diaguita e controllando verso sud tutti i territori fino a circa l’isola di Chiloe in Cile e la regione di Chubut in Argentina.
I Mapuche, che in Mapudungun significa “Popolo della Terra”, si dividevano in Picunche, i popoli del nord, i Peuenche, dalle montagne, dove si trovava il pehuen, l’albero di araucaria, i Huilliche al sud, Lafquenche, popolo del mare a ovest e i Puelche i popoli dell’est, nell’attuale Pampa argentina, chiamata ancora oggi Puel Mapu, territori dell’est.
Il popolo Mapuche, opponendo una resistenza di quasi due secoli, è tra i pochi al mondo a non essere stato sconfitto dai colonizzatori spagnoli. Questo è molto importante perché i Mapuche nel loro inconscio collettivo attuale si sentono eredi di questa tradizione guerriera che li ha portati a ribellarsi contro le multinazionali che usurpano i loro territori e mettono a rischio le loro vite.
E nonostante Cile ed Argentina abbiano smembrato i loro territori, svendendo le loro terre o inventando titoli di proprietà, negli ultimi decenni molte comunità, chiamate Lof, hanno iniziato a rivendicare i loro diritti di popolo ancestrale opponendosi con forza a chi occupa le loro terre sfruttandone le risorse naturali e calpestando i loro diritti.
Tra le principali attività economiche delle comunità Mapuche di oggi ci sono l’agricoltura, l’allevamento ma anche la tessitura e l’artigianato rappresentano una fonte di ingressi economici.
I Mapuche hanno mantenuto le loro radici culturali e una struttura sociale tradizionale. Oltre ad avere determinate figure sociali con un ruolo ben preciso, venerano il culto della natura come elemento centrale della loro spiritualità, espressa nei loro rituali di connessione con gli spiriti della natura che a cui chiedono consiglio, interpretazione dei sogni o delle situazioni e hanno una funzione propiziatoria. L’acqua ha un valore supremo nel loro culto della natura.
Lof Narciso Ñanco si trova a Curiñanco sulla costa pacifica del sud del Cile, non lontano da Valdivia. Questo Lof si trova su un terreno che appartiene ad alcune famiglie Mapuche da generazioni. I loro territori sono però stati ridotti e ora parte di questi terreni sono in disputa con Celulosa Arauco, società del gruppo Angelini, di un multimiliardario delle comunicazione di origine italiana.
In questo Lof c’è una Ruka, la tradizionale casa mapuche, costruita in legno e paglia. Al suo interno c’è un focolare usato per riscaldare, cucinare e affumicare i cibi. C’è il Lahuen, la dispensa di erbe medicinali usate dal Machi, colui o colei che si prende cura della salute spirituale e fisica delle persone. Come in tutti i Lof c’è il Rehue, un simbolo totemico del culto agli elementi naturali da parte dei mapuche, che di solito si presenta come un tronco intagliato, adornato da legna e fogliame, tra cui il Folle, il Drymis winteri, è considerata una pianta sacra, usata nei principali rituali di connessione spirituale come il ‘nguillatun o machitun. Nonostante la semplicità questo Lof dispone di elettricità di acqua corrente. I componenti di questa comunità stanno cercando di recuperare in parte i vecchi possedimenti sottratti e di ripristinare la foresta boschiva originale di pini di araucaria, soppiantata da altri pini più adatti ad una produzione estensiva, che avendo radici più profonde danneggiano la flora locale e impoveriscono il terreno mettendo a rischio gli equilibri dell’ecosistema in cui vivono.